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  • WHO | CHI E' POLLICE VERSO
è uno pseudonimo di un gruppo di persone, usato per scrivere, descrivere, raccontare e documentare, situazioni e circostanze per le quali saranno espresse libere opinioni e considerazioni.
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POLLICEVERSO non ha una sede reale, ne una redazione, ma usa semplicemente una tastiera di un computer ovunque ci sia la possibilità di connetersi alla rete internet
  • WHAT | COSA FA POLLICE VERSO
POLLICE VERSO, si limita a documentare e commentare fatti e circostanze e come nella attuale consuetudine popolare, il pollice sarà talvolta rivolto verso l’alto (parere positivo), o verso il basso (opinione negativa) oppure resterà in senso orizzontale (considerazione neutrale) ma potrà anche restare all’interno del pugno, col fine, di non esprimere giudizio, ma limitandosi a raccontare i fatti, senza entrare nel merito del giudizio.
 
da Wikipedia.......[POLLICE VERSO, che è un'espressione latina usata nelle lotte fra gladiatori aveva in origine un’altra interpretazione. Il POLLICE VERSO si riferisce storicamente al gesto della mano usato dalle folle nell'Antica Roma per decidere la sorte di un gladiatore.
Oggi in tutti i passi latini, il problema verte su quale sia il senso appropriato da dare all'espressione POLLICE VERSO, se cioè pollice girato debba intendersi all'insù o all'ingiù. È probabile che con "Pollex Versus" si intendesse il pollice disposto orizzontalmente da parte del gladiatore, il quale richiedeva la "grazia di morte".
Appare certo, ad esempio, che il pollice rivolto in basso non significasse la morte per il gladiatore: contrariamente a quello che si vede nei film, a decretarne la morte era proprio il pollice rivolto verso l'alto o disposto orizzontalmente, una gestualità che ricorda una spada sguainata.
Al contrario, il pollice nel pugno chiuso (spada nel fodero) risparmiava la vita al gladiatore perdente. Nel 1997, nel sud della Francia, fu scoperto un medaglione romano del II o III secolo, su cui è raffigurato un giudice nell'atto di premere il pollice nel pugno chiuso, accanto a due gladiatori, con l' iscrizione «quelli in piedi verranno liberati».
A far nascere l'equivoco, nel 1872, fu il quadro "Pollice verso" di Jean-Léon Gérôme, che avrebbe dato per la prima volta l'interpretazione di sconfitta, poi divenuta così popolare. Lo stesso Ridley Scott, nel suo film Il gladiatore, ne sarebbe stato vittima; pur venuto in un secondo tempo a conoscenza dell'errore si sarebbe comunque adeguato alla credenza popolare, al fine di non disorientare il pubblico, dirigendo l'imperatore Commodo nel familiare gesto del pollice all'ingiù.]